Il conflitto di interessi

I conflitti di interesse sono molto più estesi di quanto noi pensiamo.

“situazione giuridicamente anomala nella quale si viene a trovare chi è titolare di interessi economici da difendere e nello stesso momento di poteri che gli permettono di produrre leggi e regolamenti su quegli interessi”

Riportiamo la definizione da vocabolario Treccani ed aggiungiamo che più in generale esiste conflitto di interessi quando controllato e controllore in una stessa vicenda, coincidono.

Per esempio un giudice che dovesse giudicare sé stesso o un suo familiare è in conflitto di interessi, un insegnante che debba fare gli esami al figlio è in conflitto di interessi, quindi i casi possono essere moltissimi.

Altro caso quando un amministratore pubblico, ad esempio un assessore, debba votare su una concessione edilizia che lo riguardi.

In Italia abbiamo sentito parlare negli ultimi 20 anni prevalentemente di un solo conflitto di interessi e quasi quasi ci siamo convinti che ci fosse un solo personaggio in questa situazione e che non venisse risolta per ignavia o incapacità.

Il motivo reale per cui la questione non viene risolta sta nel fatto che sono migliaia se non centinaia di migliaia gli italiani che si possono trovare in conflitto di interessi e quindi i rappresentanti di questi italiani preferiscono non creare problemi ad alcuno, lasciando nell’illegalità migliaia di situazioni.

Chi ci rimette? Come sempre nel nostro Paese, chi rispetta le regole.

Cosa c’entra tutto ciò con la marcatura CE? C’entra, c’entra!

Per rilasciare certificati di conformità é necessario essere un Organismo Notificato.

Per diventare Organismo Notificato è necessario essere accreditati ed in Italia l’accreditamento lo può fare solo Accredia.

Accredia scrive nei suoi regolamenti che un Organismo Accreditato e poi Notificato, cioè iscritto al NANDO, NON può fare consulenza, ed analogamente una società di consulenza NON può diventare Organismo Notificato.

A noi tutto ciò sembra corretto e naturalmente per ciò che ci riguarda rispettiamo queste regole, facciamo consulenza e non siamo Organismo Notificato.

Però ci chiediamo:

  • perché ci sono Organismi Notificati in Italia che certificano le macchine e fanno contemporaneamente consulenza, producendo manuali ed altri documenti di marcatura CE sulle stesse macchine?
  • perché ci sono Organismi Notificati in Italia, che emettono certificati, ovviamente a pagamento, su macchine non conformi e consentono la loro immissione “regolare” nel mercato, esponendo chi le vende a pesanti sanzioni e chi le utilizza a rischio di morte?
  • perché nonostante queste cose siano note (non é possibile che ne siamo a conoscenza solo noi, dato che chi immette il prodotto nel mercato é perfettamente consapevole dell’irregolarità dei prodotti e che i casi sono molteplici) nessuno interviene?

Certo se per questi casi si seguirà l’esempio dei casi noti, ministri/sindaci che non si dimettono, presidenti che gestiscono affari pubblici e privati, allora possiamo attenderci che questi Organismi continueranno sia a certificare il falso, sia a fornire consulenza.

Naturalmente abbiamo già segnalato la cosa secondo i modi previsti ed in questa sede non possiamo fare nomi e cognomi, perché in Italia se dici “ladro” ad un ladro, vai sotto processo per diffamazione.

Infatti per aver detto che una ditta non é commercialmente seria, perché vende prodotti da costruzione non marcati CE, ci é arrivata una denuncia per diffamazione.

Forse siamo l’unico Paese al mondo in cui la verità viene condannata come diffamazione, d’altronde se lo fosse la bugia, le sedute del Parlamento si dovrebbero svolgere a Regina Coeli.