La marcatura CE degli apparecchi elettrici
L’elettricità muove gran parte dei prodotti che utilizziamo quotidianamente.
La nostra società esegue la marcatura CE delle apparecchiature elettriche e fornisce la consulenza per farvi diventare autonomi.
Le apparecchiature elettriche sono regolamentate, per quanto riguarda la marcatura CE, dalla direttiva denominata “bassa tensione” e questa dicitura a volte trae in inganno in quanto la bassa tensione va da 50 a 1000 Volts, mentre al di sotto di 50 viene definita bassissima tensione.
La bassa tensione è quindi quella più comune e diffusa dal punto di vista dell’utilizzo e riguarda anche le apparecchiature che funzionano a batterie che si ricaricano con il trasformatore, come i piccoli elettrodomestici portatili, o anche i telefoni cordless.
La marcatura CE consiste dal punto di vista visivo, nell’applicazione sul prodotto del marchio CE, in dimensioni e forma bene definite, mentre dal punto di vista sostanziale essa è costituita dalle seguenti parti:
- Dichiarazione di conformità del prodotto
- Fascicolo tecnico del prodotto
- Manuale di installazione, uso e manutenzione del prodotto
- Procedure formalizzate di produzione che dimostrino nel caso di costruzione di serie la corrispondenza di ogni singolo oggetto ed il campione su cui si sono svolte le indagini per la marcatura
La preparazione del fascicolo tecnico prevede una serie di attività:
- Analisi dei rischi in fase di progettazione, produzione ed utilizzo
- Predisposizione di disegni, progetti, documentazione tecnica di vario genere, dagli schemi elettrici ed elettronici, alla raccolta delle dichiarazioni di conformità dei fornitori
- Relazioni e calcoli qualora ritenuti esplicativi e necessari.
- L’inserimento di una copia del manuale
- Informazioni e dati sui prodotti acquistati
Marchio CE corretto
Va chiarito che mentre il marchio CE, l’identificazione, la dichiarazione di conformità ed il manuale d’uso, devono essere presenti al momento della vendita e fanno parte integrante del prodotto, tutta la rimanente documentazione, peraltro necessaria per una corretta e coerente produzione, deve essere messa a disposizione di un’eventuale ispezione da parte di autorità competente, ma non della clientela.
La nostra società esegue la marcatura CE e fornisce la consulenza per capire cosa è necessario fare.
Il nostro telefono è 049 8875489.
Potete richiedere informazioni e preventivi gratuiti. La nostra mail è carraro@marchioce.net
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Buongiorno ing. Carraro,
un mio parente vuole acquistare un Calorifero Elettronico che promette di generare 2500w con solo 500w di consumo, premesso che potrebbe essere sia una bufala che una nuova invenzione (il brevetto è stato depositato), mi ha chiesto di andare oggi a visionare il prodotto presso un officina che sta cominciando la produzione in serie del prodotto.
Al livello di normativa, mi basta verificare che abbia il marchio CE, la dichiarazione di conformità e la garanzia ?
Consideri che ne vorrebbe acquistare parecchi pezzi per utilizzarli presso la sua attività, quindi la spesa sarebbe “importante”.
Buongiorno, premetto che esiste una legge fisica non ancora smentita che in linguaggio corrente si traduce in “nulla si crea e nulla si distrugge, tutto si trasforma” perciò chi dovesse dimostrare che questa legge non vale più, potrebbe ambire al premio Nobel.
Anche solo dire una cosa del genere dovrebbe far riflettere e glielo dice uno che riteneva che estraendo l’acqua dall’idrogeno, si potesse far funzionare il motore dell’auto senza altre energie, non è così! Per estrarre l’idrogeno è necessaria dell’energia, che posso ricavare da quella che normalmente disperde il motore dell’auto e con l’idrogeno estratto “miglioro” le prestazioni del motore (diminuisco i consumi) di qualche punto percentuale, ma non del 500%.
Si possono ricavare più calorie dalla stessa quantità di energia, perchè se ne perdono meno e non perchè si moltiplicano, quindi si sente dire spesso ad esempio che da 600 W si ottengono 1.000 W di calore, però sarebbe più corretto dire che utilizzando in un certo modo 600 W, si ottiene un calore equivalente a quello che si otterrebbe con 1.000 W, da un altro sistema di trasformazione.
Non conosco questa invenzione, e sono disposto ad accettare il ragionamento che ho riportato in precedenza, ma pensare che ci sia un rapporto di 1 a 5 tra due sistemi di trasformazione dell’energia, mi risulta alquanto difficile, quindi se fossi al posto del Suo amico vorrei vedere e soprattutto far verificare le misurazioni da un tecnico.
Nel nostro Paese l’ignoranza (che infatti viene usata come termine offensivo) non è considerata solo una condizione normale di tutti gli uomini, ma un fatto patologico, cioè come tutte le persone immature non accettiamo di considerarci ignoranti e fingiamo di sapere. Ammettere la nostra ignoranza è per noi un disonore e quindi fingiamo di sapere ed accettiamo spiegazioni,(basta sentire quelle dei politici) senza capire nulla e senza chiedere nulla. Chi alza la mano per chiedere è quasi sempre considerato uno sprovveduto un pò rompiscatole, che fa vedere la su ignoranza, invece di un ignorante che vuole ridurre la sua ignoranza, tutto ciò porta a conseguenze devastanti, prima fra tutte: ci sarà sempre qualcuno che ne approfitterà! Il mio motto in Skype è: “lo stupido è colui che parla di cose che non conosce”, e la regola d’oro è “me lo scrivi e me lo firmi?”
Certamente il prodotto dovrebbe essere marcato CE, ma dovrebbe anche avere dei certificati di Enti terzi (seri) che dimostrino le prestazioni, perchè il CE dimostra “solo” la sicurezza del prodotto, se poi le sue caratteristiche sono diverse da quelle dichiarate dal venditore, sono cose al di fuori del CE, per la sicurezza l’importante che non si faccia male nessuno, se poi assieme al CE c’è anche il raggiro, non lo si può sapere guardando il CE ed è necessario compiere altri controlli.
Un suggerimento dica al Suo amico di acquistarne uno e fare dei test e magari gli dica di comunicare questa intenzione al venditore, per verificarne le reazioni (secondo me non glielo vende).
Cordiali saluti ed una domanda per TUTTI:- quanto dovrebbe costare un’invenzione che riduce di 5 volte il costo del riscaldamento?-
ing. Carraro
Salve,
E se tali circuiti semilavorati, vengono venduti ad hobbisti, si necessita ancora di rispettare alcuni obblighi? Se si quali?
Grazie
In questo caso si tratta di vendita al pubblico quindi oltre a tutta la procedura di marcatura CE, è necessario che il marchio CE accompagni il prodotto, o stampato su di esso, o su una etichetta, quindi parliamo di applicazione integrale della direttiva.
Qualcuno sostiene che le linee guida della direttiva dicono che le schede non devono essere marcate CE, quindi aggiungo qualche chiarimento:
1 le linee guida sono appunto linee guida e non legge e precisano sempre che sono delle indicazioni non un testo univoco.
2 le linee guida non possono andare in contrasto con la legge e quindi se fosse vero che i componenti elettrici come le schede, non sono soggetti alle procedure di marcatura, che sono (va ricordato) procedure di sicurezza, significherebbe che si possono vendere componenti senza garantirne la sicurezza, cosa questa assolutamente contraria ai criteri delle direttive.
3 le linee guida si possono interpretare come “non obbligatorietà di presenza del marchio CE” e non come possibilità di vendere prodotti senza garanzia di sicurezza.
Una cosa è certa è non contestabile, al di là delle interpretazioni soggettive e molto spesso interessate:
– i prodotti venduti devono essere SEMPRE sicuri, la garanzia di sicurezza la deve fornire chi li immette in commercio, si esplicita con il marchietto, ma non solo, l’obiettivo primario NON è rispettare la legge, MA garantire la sicurezza di chi li usa.
Tutti gli stratagemmi e le furbate per aggirare o eludere la legge, o cercare di scaricare su altri la propria responsabilità, sono semplicemente “stupidaggini” che una parte “stupida” dei nostri concittadini pensa ancora di poter praticare, non essendosi accorti che siamo in Europa, assieme a persone che questa mentalità l’hanno persa da anni e forse non l’hanno mai avuta.
Naturalmente le mie valutazioni non si riferiscono a Lei e La ringrazio per avermi dato una occasione in più per parlarne.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Salve,
Devo importare dalla Cina dei circuiti elettronici che rientrano nella gamma bassissima tensione in quanto operano in un range di tensione che sta al di sotto dei 40VDC. Questi prodotti sono da considerarsi “semilavorati” in quanto mancano alcune parti come le morsettiere e i contenitori del circuito. Essendo tali articoli semilavorati, necessitano comunque di una certificazione CE per essere commercializzati? O la certificazione CE la dovrò eseguire una volta reso il semilavorato prodotto finito?
Saluti e grazie
Salve, innanzitutto parliamo di marcatura CE e non di certificazione, la confusione tra le due cose è purtroppo normale, nel senso che la fanno praticamente tutti, ma sono cose completamente diverse.
Questi prodotti, se non vengono immessi in commercio per la vendita libera, ma sono destinati ad operatori professionisti, possono non riportare il marchio CE, ma ATTENZIONE il fatto di poter evitare l’applicazione del marchio CE non significa evitare la marcatura CE.
Marcatura CE ha un doppio significato:
1 applicare il marchio CE sul prodotto (cosa questa evitabile in alcuni casi, come sopra indicato)
2 procedure per garantire la sicurezza del prodotto che può concludersi con l’applicazione del marchio CE sul prodotto, ma queste procedure sono necessarie SEMPRE, perchè la sicurezza deve essere garantita SEMPRE.
Quindi i Suoi prodotti devono essere sottoposti alle procedure di marcatura CE, se sono destinati solo ad operatori professionisti può evitare di stampare il marchietto sui prodotti, ma ad esempio NON può evitare la dichiarazione di conformità, tanto per citare uno degli obblighi assoluti.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Ho intenzione di acquistare un apparecchio illuminante a led per postazioni lavoro con videoterminali. La marchiatura ce mi assicura che tutte le normative del settore siano state rispettate? E che posso utilizzare questo apparecchio negli uffici?
Sono necessarie certificazioni fotometriche? Saluti
Salve, la presenza della marcatura CE è sinonimo di garanzia di sicurezza, tenga però presente che nella dichiarazione di conformità c’è la firma di chi Le vende il prodotto, se quella firma fosse di un noto ladro noto alle cronache (scelga tra gli innumerevoli nomi che sente in ogni telegiornale) Lei si fiderebbe?
La sicurezza la fanno gli uomini non le carte o i timbri, quindi solo una persona onesta farà tutto ciò che prevede la legge, gli altri (la maggioranza) fanno i “furbi” ed in questo Paese, non vanno in galera, hanno successo!
Scelga un venditore di cui pensa di potersi fidare e con il quale potrà avere rapporti anche in futuro, magari se avrà problemi con il prodotto, non scelga la strada più facile o quella più economica, ma quella della fiducia.
Le prestazioni fotometriche riguardano l’efficienza ed appunto le prestazioni, non la sicurezza, quindi non rientrano nelle esigenza di marcatura CE, ma in altre non meno importanti, ma diverse.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Grazie
Salve Ingengere,
Vi è obbligo di marcaura CE su un pannello così fatto?: sul pannello sono fissati dei connettori da cui partono dei cavi. Il pannello serve per fare da interfaccia fra le sorgenti (da collegare attraverso i connettori a pannello) e le utenze (da collegare attraverso i connettori volanti). Le sorgenti sono: la linea di rete (220Vac) e sorgenti di segnale.
Grazie
Salve, prima di rispondere nello specifico mi consenta di fare alcune domanda a cui certamente Lei sa dare risposta e quindi potrà arriva da sola alle conclusioni.
Questo pannello è alimentato da corrente 220 V? (si lo dice Lei)
Con questo pannello qualcuno potrebbe prendere la scossa?
Questo pannello può provocare danni all’impianto se per esempio va in corto qualcosa?
Siccome ritengo che le risposte siano tre si, significa che il pannello è un prodotto elettrico in bassa tensione, che è potenzialmente pericoloso se non progettato e costruito a norme, che può creare danni a persone ed ad altre apparecchiature o impianti.
Quindi il prodotto deve essere sottoposto alle procedure di marcatura CE (non la semplice etichetta spero) e di rilasciare dichiarazione di conformità.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
La ringrazio moltissimo Ing.Carraro,
Andrea
Buongiorno, volevo sapere a quale norma devo fare riferimento per un’apparecchiatura elettronica che lavora a tensioni inferiori ai 50V (5-12V). Ho letto che la bassa è dai 50 in su, mentre sotto è bassissima, ma non trovo alcun riferimento a norme per tensioni inferiori.
Devo quindi riferirmi alla sola compatibilità elettromagnetica?
I prodotti sono sistemi di telemetria quindi dotati di piccoli sensori (già marchiati) e un processorino.
Nel caso invece si volesse pilotare i motori per una macchina ‘industriale’/domestica dovrei invece guardare la normativa sulle macchine,
ma volevo capire se a livello di normative sull’elettrico c’è qualcosa inferiore ai 50V
Salve, Lei ha compreso perfettamente, ma oltre a questa direttiva (compatibilità) c’è sempre la 2001/95/CE e poi è necessario verificare se non esiste realmente alcun tipo di alimentazione di questa apparecchiatura, ovvero se è alimentata esclusivamente da batterie non ricaricabili?
Solo se a monte del dispositivo esiste una batteria non ricaricabile, siamo fuori della bassa tensione, perchè la destinazione d’uso non è circoscritta ad un componente o ad una parte di impianto, ma al più complesso dei sistemi in cui viene installato, quindi se va in una macchina sarà la direttiva macchine.
Spero che la spiegazione sia chiara e sufficiente, aggiungo perchè ancora qualcuno non lo sa che la nostra società fornisce consulenza sulla marcatura CE.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Grazie Ing. Carraro.
Quindi se dovessi inserire un inverter sulla lampada cosa bisognerebbe verificare?
Grazie
Deve rifare la marcatura CE, tenendo conto delle modifiche apportate.
Non posso essere più preciso in quanto non ho sufficienti elementi per valutare ciò che c’era prima ciò che ci sarà dopo, meglio non avventurarsi in risposte improvvisate, per esempio la lampada originale potrebbe di suo non essere a norme e quindi Lei deve valutarne tutti gli aspetti una volta che la prende in mano per modificarla, dopo l’intervento Lei risponde di tutta la lampada.
Cordiali saluti.
Salve.
Nel caso di modifica di una lampada rendendola in emergenza (quindi installando un kit inverter) si deve marcarla CE?
Se così quali documenti produrre?
Grazie
Salve, ogni intervento che modifichi un prodotto marcato CE, comporta la necessità di rivederne tutto l’aspetto sicurezza e di conseguenza un nuovo lavoro di marcatura CE, magari parziale.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
Salve, debbo acquistare in cina dei kit con motorino rotante compreso di fresine per le unghia a BATTERIE NON RICARICABILI con nessuna possibilita’ d’inserire un alimentatore a bisogno di essere marcato ce
grazie anticipatamente
mario
Salve, il prodotto necessità di marcatura CE per poter essere venduto il Europa.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Buongiorno,
stiamo progettando un’apparecchiatura a bassissima tensione (inferiore a 50V in cc – probabilmente 12V) la quale, dopo la fase prototipale, dovrebbe essere costruita in piccola serie per la vendita/noleggio.
L’apparecchiatura è:
– di tipo apparecchiatura informatica
– dimensione circa 200x300x50mm
– disporrà di un display e di alcuni pulsanti
– disporrà di alcuni ingressi/uscite per dati digitali
– l’apparecchiatura non ha nè necessita di particolari caratteristiche di tenuta IP o resistenza agli urti IK
– non presenta bordi spigolosi, probabilmente sarà di materiale plastico
– non è di peso rilevante
– sarà alimentata da un alimentatore esterno (non di nostra produzione, già certificato/di mercato, ancora da individuare)
– sarà utilizzata in varie attività lavorative quindi da personale in-formato sulla sicurezza sul lavoro
– per ora non è prevista una vendita per uso non professionale
Quali documentazioni dobbiamo predisporre per:
– il primo prototipo e test del prototipo all’interno di una realtà aziendale
– pre-serie a uso noleggio
– serie per la vendita
Quale normativa/leggi dobbiamo seguire? E’ diversa la normativa per il prototipo di ricerca, la pre-serire di test e la serie dedicata alla vendita?
Grazie, cordiali saluti
Salve, mi pare che non abbiate bisogno di un commento, ma di consulenza sia sul prodotto che sulla sua marcatura.
Noi forniamo consulenza sulla marcatura quando ci viene richiesta, se è interessato ci invii una mail.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Salve,quindi anche se le parti elettriche sono marcate Ce ma la lampada no,il prodotto non potrebbe essere venduto giusto? Si puo’ intraprende una causa contro il negoziante o il produttore di lampade senza marchio Ce? GRAZIE
Salve, le lampade e non i componenti devono essere marcate CE.
Non forniamo consigli legali in un Paese dove dire ladro ad un ladro è reato, provi a sentire un legale o si rivolga alla Guardia di Finanza.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Salve, vorrei sapere se realizzando una piantana artigianale in ferro e dotandola di parti elettriche già marchiate CE, regolarmente in commercio, senza alterarle in alcun modo, occorre certificare il qualche modo anche la parte artigianale in ferro. Grazie
Salve, la piattaforma che Lei realizza è un prodotto nuovo, quindi deve essere marcato CE ed il fatto che i componenti siano marcati CE semplifica il lavoro che deve fare Lei.
Nel caso avesse necessità, può richiederci un preventivo.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Salve,sono molto interessato all’argomento,ho iniziato da qualche anno a costruire per hobby amplificatori valvolari per chitarra ,visto che ho molti riscontri positivi anche da musicisti professionisti mi piacerebbe che la cosa diventasse un secondo lavoro e mi chiedevo appunto quali sono i criteri e dove rivolgermi per ottenere la marchiatura CE e se serve obbligatoriamente anche la EMC
Grazie Paolo
Salve, i Suoi prodotti sono apparecchiature elettriche e come tali devono essere marcate CE.
La marcatura la deve fare Lei, se ha necessità di aiuto può richiederciun preventivo.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Salve ing. Carraro ho acquistato dei lampadari artigianali presso un negozio ,nell’aprire le scatole ho notato che sui lampadari non vi e’ nessuna marcatura CE e nemmeno nessun certificato di garanzia , volevo sapere se si possono vendere in italia lampadari senza marchio CE e sopratutto cosa fare.
DISTINTI SALUTI
Salve, quei prodotti non possono essere venduti in tutto il territorio UE.
Cosa fare? Quello che si fa quando si viene imbrogliati, ma in Italia non è possibile suggerire cosa sia possibile e praticabile, dato che praticamente nessuno interviene a difesa del cittadino.
Negli USA dove mi trovo attualmente, chiunque può restituire qualsiasi cosa, senza spiegazioni e ricevere i soldi indietro.
Abbiamo appena reso, anzi reso è riacquistato, un capo di vestiario, perché dopo 20 gg. dall’acquisto è stato messo in saldo con il 40 % di sconto, quindi ci hanno reso lo sconto.
Da noi queste cose sono non solo impossibili, ma anche impensabili.
In Italia bisogna stare molto attenti prima dell’acquisto, evitare i prodotti senza marchio CE e quando è possibile acquistare ITALIANO, il peggior “italiano” è meglio del miglior “cinese”, sempre ovviamente con le dovute eccezioni, le grandi marche che hanno filiali in Europa producono ottimi prodotti, forse perché sono perseguibili a differenza degli altri “cinesi” ????
Il Suo intervento mi consente di chiarire un altro punto: non c’è differenza tra prodotto industriale e prodotto artigianale per quanto riguarda la necessità di sicurezza e quindi per l’obbligo di marcatura CE.
Un lampadario artigianale ed uno industriale possono fulminare l’utilizzatore nello stesso modo.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro
Egr. Ing. Carraro,
Sono un designer e avrei intenzione di produrre delle lampade artigianali usando le led stripes che si trovano in commercio (24v, alimentate da trasformatore esterno acquistato e gia marcato CE, IMQ, etc.).
La domanda é:
Posso venderle o devo comunque certificarle in qualche modo?
Grazie
Salve, questi prodotti devono essere marcati CE.
Il processo è sempre un’autocertificazione, anche se il termine è impreciso ma rende l’idea, nel senso che è il costruttore che deve garantire la sicurezza di ogni prodotto venduto.
Quindi può venderle dopo averle marcate CE.
Il nostro lavoro consiste nel fornire a chi la richiede la consulenza per fare la marcatura CE.
Cordiali saluti.
Ing. Carraro.
Gent.mo dott. Carraro,
la ringrazio molto per l’immediata risposta ma a questo punto sinceramente ho dei dubbi.
Ho consultato la direttiva al link qua sotto :
http://ec.europa.eu/enterprise/sectors/electrical/files/lvdgen_en.pdf
Da quanto si può leggere a pag. 30 e nell’allegato II all’interno della linee guida della Commissione sulla direttiva Bassa Tensione, le spine e le prese elettriche smbrano essere escluse dalla marcatura CE non in quanto la Direttiva Bassa Tensione esclude espressamente dal proprio campo di applicazione all’art.1 e all’allegato II, le prese di corrente (basi e spine) a uso domestico che rientrano nella Direttiva Sicurezza Generale prodotti 2001/95/CE la quale non prevede la marcatura CE.
Le ciabatte multi prese e le prolunghe devono invece avere regolarmente la marcatura CE e rispettare la Direttiva Bassa Tensione.
Augurandomi riuscirà a farmi luce, la ringrazio anticipatamente,
Teo
Avevo premesso nella mia risposta “non si tratta di prese da muro” quindi conoscevo ciò che Lei ha precisato, ma avendo Lei citato “adattatori con presa e prolunghe” le cosiddette ciabatte, io Le ho esposto il mio parere.
Il mio parere è anche che le prese da muro e le spine non dovrebbero essere in libera vendita essendo il loro uso consentito solo agli elettricisti e non possono essere impiegate dal comune cittadino, ma questo è solo il mio modesto parere.
Il rientrare nella direttiva 2001/95/CE, non elimina gli obblighi del produttore, esclude solo la presenza del marchio CE sul prodotto, mentre tutte le altre procedure per il controllo della sicurezza del prodotto, rimangono praticamente invariate.
Personalmente ritengo che le prese da muro e le spine per cavi, non abbiano bisogno di marchio CE, non tanto perchè siano di semplice ed innocuo utilizzo, tutt’altro, ma perchè le dovrebbe usare solo personale esperto e perchè sono componenti di prodotti che alla fine devono essere marcati CE, altrimenti non mi spiego perchè il cavo debba essere sottoposto a marcatura CE, mentre la spina no. La corrente passa sia nel cavo che nella spina, quindi per quale ragione quest’ultima dovrebbe essere esclusa?
Comunque rispetto il parere degli altri, al di là della confusione che può nascere da questo parere.
Cordiali saluti
ing. Carraro
Buongiorno Sig. Carraro,
approfitto per chiederle una delucidazione in merito alla necessità o meno di marcatura CE su articoli come adattatori di corrente con spina, prolunghe, multiprese con spina.
Ringraziando la saluto cordialmente,
Teo
Salve, non si tratta di prese da muro, ma di strumenti esterni che servono a convogliare corrente, quindi a mio avviso sono soggetti a marcatura CE.
Cordiali saluti.
ing. Carraro
La ringrazio e non si può certo parlare di ritardo!!
La risposta è stata chiara ed esauriente.
Ma sopratutto è piacevole incontrare anche in ambito professionale chi fa della rete un mezzo di diffusione dell’informazione e della conoscenza.
GRAZIE ANCORA
Vatta Riccardo
Ovviamente, chi come me, grazie alla rete può permettersi di lavorare ovunque nel mondo e per la maggior parte del tempo, seduto su una comoda poltrona con il pc appoggiato sulle gambe, ha della rete la massima considerazione ed apprezzamento.
Come per tutte le cose es: il cellulare che salva delle vite, ma ne stressa molte di più, ha i risvolti negativi, e così come il cellulare può essere utilizzato per monitorare i movimenti di coloro a cui si intende svaligiare la casa, così la rete viene usata per truffare e sfruttare.
Il metodo è sempre lo stesso, l’ignoranza degli altri può essere rimossa e si può fornire qualcosa in più a pagamento, oppure l’ignoranza viene mantenuta e si attiva uno sfruttamento continuo, dipende dai valori di chi si mette in rete.
I miei sono: LIBERTÀ, RISPETTO, ONESTÀ e tutto ciò che faccio DEVE essere coerente almeno con questi tre, altrimenti prima o dopo, ciò che faccio mi tornerà indietro come un boomerang.
Questo ho imparato dalla vita ed anche dalle ISO 9001 (strano ma vero) e quindi cerco di non dimenticarlo mai.
Sempre a disposizione.
ing. Carraro