Linee guida, per ciechi?????

Come fare cose inutili per complicare ciò che può essere chiaramente compreso, ecco le linee guida.

Abbiamo avuto modo sia in passato che recentemente di discutere, sia sul ruolo degli organismi notificati, sia sulle linee guida.

Gli organismi notificati, secondo lo spirito del legislatore “dovrebbero” essere dei supervisori esperti ed attenti, che verificano il “prodotto tipo” e/o il sistema di produzione, ed attestano (certificano) attraverso l’esame di tipo o tramite una verifica in azienda, che il prodotto e/o il sistema di produzione sono conformi ai requisiti previsti dalla legge.

Ho usato il termine “dovrebbero“, perchè chi ha avuto modo di seguire l’implementazione ISO 9001 in un’azienda, ha potuto verificare come vanno realmente le cose, chi ha voglia di leggere qualche sito di organismi notificati, può da solo valutare la loro imparzialità, soprattutto nell’esporre gli obblighi dei fabbricanti.

Abbiamo già affrontato questo argomento, trovando anche dei paladini degli organismi notificati, che chiariamo hanno nelle loro fila anche quelli seri, purtroppo mescolati a quelli che seri non lo sono per nulla.

Ora vorrei parlare delle linee guida, che sembrano essere di moda anche a livello politico, infatti capita che ci vengano proposte delle linee guida, senza che ci sia la legge su cui ci dovrebbero “guidare”.

Per fortuna il legislatori europei sono seri e le linee guida le fanno dopo aver fatto le direttive o i regolamenti, ma proprio perchè sono seri, specificano SEMPRE che: nessuna linea guida può essere utilizzata per contraddire le direttiva o il regolamento a cui si riferiscono.

Le linee guida sono degli strumenti che vanno in aiuto a chi si accinge ad applicare seriamente le leggi e certamente non sono state pensate per coloro che tali leggi non vogliono rispettare.

Quindi le linee guida dovrebbero essere utilizzate in ambito squisitamente pratico ed attuativo e non certo essere oggetto di ulteriori interpretazioni.

Accade spesso invece, che per sostenere che: questa direttiva non si applica, questo prodotto non rientra nella direttiva, si può evitare di fare questo o quello, si tirino in ballo le linee guida.

Ho deciso che non vale proprio la pena di discutere a questi livelli, perchè ritengo che le linee guida servano per far luce a coloro che vogliono vederci meglio e non per quelli che tengono gli occhi chiusi, restando così ciechi verso gli obiettivi delle direttive, anzi “all’obiettivo“, cioè “la sicurezza“.

Quando si citano le linee guida per tentare di affermare, che si può semplificare o ignorare un processo che rende più sicuro un prodotto, significa pretendere di fare da guida agli altri, chiudendo volontariamente gli occhi.

Le direttive ed i regolamenti sono chiari ed è sufficiente leggerli con calma e con attenzione e non ascoltare i resoconti da “bar sport” fatti da questo o quell’esperto, poi se in fase attuativa si cercano approfondimenti, sono certamente utili le linee guida, ma non anteponiamole e non confondiamole con le leggi.

Sarebbe come leggere le note, piuttosto che il testo di un libro, quindi diffidate SEMPRE di chi vi parla di linee guida e cercate da soli di comprendere la legge a cui quelle linee guida fanno riferimento.

I “bignami” lasciamoli a coloro che non hanno voglia di studiare.