Esistono alcuni detti o proverbi le cui origini si perdono nella notte dei tempi:
- sbagliare è umano,
- chi fa sbaglia,
- fino alla bara sempre si impara,
- la nostra esperienza è la somma dei nostri errori,
e molti altri sullo stesso argomento, che ci è tanto ostico, ovvero l’errore e la capacità di ogni umano di sbagliare.
Sbagliare ci da fastidio e siamo in grado di riconoscere errori minimi negli altri ignorando i nostri molto più grandi.
Volete una dimostrazione? Provate a ricordare i Vostri ultimi errori, siete certi di aver sbagliato, ma nella Vostra memoria sono molto più presenti le volte che avete avuto ragione.
La tendenza umana di fronte all’errore, quella che ci viene spontanea, è di cacciarlo sotto al tappeto come a volte si fa con la polvere, pur sapendo che non è questa la soluzione migliore. La polvere va rimossa e se possibile se ne devono rimuovere le cause.
Gli errori nelle aziende
Nelle norme che disciplinano la qualità aziendale, l’errore viene chiamato “non conformità”. Esso rappresenta una divergenza da ciò che avrebbe dovuto essere.
Nello stesso modo l’errore rappresenta qualcosa di diverso dalla verità o da quella che noi ritenevamo la verità.
Sappiamo che nascondere i nostri errori e disconoscerne le cause è una cosa che ci viene spontanea, è connaturata alla nostra “umanità” ed è questa la ragione per la quale è così difficile implementare un sistema di qualità in azienda.
Ci piace poco portare alla luce gli errori, se non quelli altrui e ci piace ancor meno fare emergere le cause profonde che li hanno generati.
La gestione delle non conformità, dalla loro immediata risoluzione alla ricerca delle cause che le hanno generate, rappresenta il mattone con cui è possibile costruire un’azienda che punti alla qualità e che di conseguenza abbia successo.
Più sapremo far fruttare i nostri errori, sia nella vita privata che nella nostra attività, più potremo godere di risultati positivi.
Scaricare sugli altri la responsabilità dei nostri errori, significa ignorarli volontariamente.
Oltre ad essere un atteggiamento scorretto è un atteggiamento perdente, perché perdiamo delle opportunità per migliorare.
Imparare a dire a sé stessi ed agli altri “ho sbagliato”, “vediamo cosa posso fare già da subito per non ripetere questo errore”, è segno di maturità e di capacità di miglioramento. Un passaggio indispensabile per un successo vero e non effimero.
Nel processo di marcatura CE, come nella gestione secondo le norme ISO 9001, la gestione degli errori è fondamentale. Senza di essa si produrranno solo inutili carte.
Che servizi offre la C.&C.?
La nostra società può assistere gli operatori in tutto il percorso di marcatura CE, di implementazione delle norme ISO sulla qualità e di conformità alla direttiva sulla sicurezza.
Quindi contattateci per ottenere informazioni ed eventuale consulenza , Vi risponderemo velocemente ed in ogni caso.
Se hai una webcam ci potremo anche vedere con Skype, e non saremo solo una voce o una mail.
Siamo i migliori? Non spetta a noi dirlo, ma certamente siamo onesti!
Salve, innanzitutto bisogna sapere chi ha fatto la marcatura CE e chi è il soggetto UE che risponde della procedura di marcatura CE.
Per un solo errore di stampa il rischio è di ammenda di 2.500 €, se invece non c’è o è carente il fascicolo tecnico, si arriva a 50.000 € e fino ad un anno di condanna penale.
Cordiali saluti
Ing. Carraro
Ing buonasera
Un mio cliente distribuisce mascherine chirurgiche marcate CE (ma il marchio apposto è errato)
Le mascherine sono prodotte in Cina dalla Zhejiang Bangli Medical Products ed importate dalla tedesca MedPatH
le mascherine sono regolarmente registrate al ministero della salute a nome dell importatore e del fabbricante e figurano nell’elenco dei dispositivi medici riconosciuti
Cosa rischia il mio cliente che si configura come distributore locale visto che l’aspetto grafico del marchio CE non è corretto ?