In questi ultimi due anni, ovvero fino all’entrata in vigore definitiva della nuova direttiva sulla Bassa Tensione, che è avvenuta lo scorso mese di Marzo, abbiamo sottolineato varie volte su questo sito ed in tutti i nostri contatti, come il legislatore fosse stato perentorio nei confronti degli organismi notificati e dei loro certificati.
In premessa della direttiva, considerando l’articolo n. 9 c’è scritto: “La presente direttiva non prevede alcuna procedura di valutazione della conformità che richieda l’intervento di un organismo notificato.” Questa frase significa che non è richiesto alcun certificato per la bassa tensione.
Questa frase rappresenta una unicità assoluta, non si legge in nessuna direttiva ciò che non si deve fare, normalmente le leggi dicono ciò che si deve fare e puniscono ciò che si fa in contrasto con esse.
Abbiamo ipotizzato che tale straordinario atteggiamento, fosse dovuto al vero e proprio schifo, rappresentato da ciò che gli organismi notificati fanno in relazione ai certificati, che presentano come necessità assoluta SEMPRE, inducendo a credere in cose non vere ed a spendere migliaia di euro inutilmente.
La conferma di questo atteggiamento dei legislatori europei, nei confronti dei certificati di Bassa Tensione o LVD, l’abbiamo avuta andando a leggere le direttive per le quali gli organismi notificati sono riconosciti appunto “organismi notificati“, ovvero abilitati a rilasciare certificati ufficiali.
Ebbene la direttiva 2014/35/UE, NON COMPARE!
In un primo tempo abbiamo pensato ad un errore di stampa, una dimenticanza del tipografo, poi abbiamo verificato i singoli organismi e nessuno di questi è notificato per la direttiva 2014/35/UE, il che significa che non sono abilitati a rilasciare certificati che citino questa direttiva.
Ora ciò che abbiamo ripetuto enne volte, è stato ufficializzato con fatti concreti, la direttiva 2014/35/UE non rappresenta più terreno di “pascolo” per gli organismi notificati, quando Vi propongono di fare un certificato LVD o Bassa Tensione, Vi stanno semplicemente imbrogliando e se ne volete avere conferma, chiedete che Vi mettano per iscritto cosa Vi rilasceranno.
Questa importante novità non è certo merito nostro, ma il merito di averla segnalata già da due anni e non aver trovato nessuno che abbia diffuso questa notizia, ce lo prendiamo.
Siamo orgogliosi di:
- dire la verità, così come sta scritta sulla legge.
- di informare i nostri lettori e chi ci contatta sul reale valore dei certificati.
- di chiarire il ruolo degli organismi notificati e di mostrare la disinformazione che molti di essi utilizzano, per procacciarsi il lavoro ingannando i clienti.
Ora la verità è chiara, documentata e rafforzata da una presa di posizione ben definita dell’autorità europea e di tutto questo potete trovare conferma visitando il sito NANDO, che contiene tutto ciò che è ufficiale sulle leggi europee relative alla marcatura CE.
Come sempre noi non chiediamo fiducia, forniamo le informazioni, assieme ai riferimenti per verificare ciò che scriviamo e diciamo.
Riportiamo di seguito l’elenco delle direttive presenti nel NANDO, potete notare come spicca l’assenza della 2014/35/UE.
[…] elettriche sono regolamentate, per quanto riguarda la marcatura CE, dalla direttiva denominata “bassa tensione” e questa dicitura a volte trae in inganno in quanto la bassa tensione va da 50 a 1000 Volts, […]
[…] 2006/95/CE bassa tensione ovvero per tutti i prodotti che funzionano con corrente alternata in tensione tra 50 e 1 000 V o […]
[…] “solerte doganiera” ha risposta ahlei per iscritto, citando due specifiche leggi, sulla bassa tensione e sulla compatibilità […]
[…] riportato non ci sono apparecchiature elettriche ed elettroniche e non si fa cenno, nè alla bassa tensione, nè alla compatibilità […]
[…] che rientrano in direttiva bassa tensione, senza alcun riferimento alla marcatura CE. Per loro la bassa tensione è un mondo a parte e quindi nessuno in fase progettuale e realizzativa, ci aveva pensato, non è […]
[…] chi conosce, anche poco la direttiva 2014/35/UE “bassa tensione”, sa che queste sono vere e proprie stupidaggini, perché affermano l’esatto contrario di ciò […]
[…] ha mai letto una sola direttiva, le cose non sono migliorate, anzi. Oltre a chiedere certificati di Bassa Tensione, anche se NON esistono più Organismi Notificati per la Bassa Tensione, questo incomparabile […]
[…] è prevista per tutte le apparecchiature con alimentazione elettrica che rientrano nella direttiva bassa tensione 2014/35/UE – LVD , nella direttiva di compatibilità elettromagnetica 2014/30/UE – EMC e […]
[…] obbietta che non rientrano nella direttiva Bassa Tensione LVD (2014/35/UE), perché ricevono un’alimentazione a bassissimo voltaggio ed […]
[…] elettriche sono regolamentate, per quanto riguarda la marcatura CE, dalla direttiva denominata “bassa tensione” e questa dicitura a volte trae in inganno in quanto la bassa tensione va da 50 a 1000 Volts, […]